Negli ultimi anni si è assistito al proliferare di servizi cloud, prima per i soli dati poi come veri e propri servizi online. I vantaggi sono indubbi e concreti in molti contesti, anche in quello della manutenzione, ma se usati in modo appropriato.
Siamo però in disaccordo su politiche commerciali basate sul pagamento di canoni mensili/annuali per utente/postazione, ecc., nel contesto della gestione della manutenzione. Questo perché negli anni abbiamo visto che il processo di adozione di un software per la gestione della manutenzione (CMMS) richiede molto tempo per entrare a regime, più di qualsiasi altro software aziendale. Ci vuol tempo per configurare bene la struttura degli elementi, ci vuol tempo per inserire tutti i documenti di macchina, ci vuol tempo per configurare tutte le schede di manutenzione, ci vuol tempo per codificare tutte le anagrafiche (operatori, materiali, strumentazione, ecc.), ma soprattutto ci vuol tempo per creare uno storico delle manutenzioni, utilissimo per il manutentore che può vedere cosa è stato fatto in passato e come è stato risolto, un aiuto concreto nelle manutenzioni a guasto che malgrado tutta la programmazione rimarranno sempre e non ultimo, utile anche per determinare indici di miglioramento della manutenzione stessa che tutti decantano. E se dopo tutto questo l’azienda decidesse o non potesse proseguire a pagare i canoni? Tutto perso?
Ecco perché per ora siamo convinti che le licenze “lifetime” siano meglio in questo contesto e che quindi anche la nostra proposta web sia sempre legata all’installazione su macchine o sistemi cloud del cliente. Sarà poi lui a decidere se e come meglio sfruttare l’accesso remoto dall’interno o dall’esterno. In pratica si ha la stessa funzionalità, ma con la sicurezza di avere per sempre a disposizione quanto pagato.